È morto Luca Sessolo, il motorsport piange un volto noto del paddock

Il pilota Luca Sessolo, 42 anni, è deceduto in seguito a una caduta durante il Trofeo Race Attack alla Coppa FMI di Velocità a Modena il 22 giugno.

Durante una gara motociclistica disputata sul circuito emiliano, un tragico incidente ha provocato la morte di un pilota esperto. Il dramma si è consumato nel corso della Coppa FMI di Velocità, competizione nazionale che richiama ogni anno numerosi appassionati e atleti da tutta Italia. L’episodio ha colpito profondamente il mondo del motociclismo, lasciando un senso di sgomento tra gli addetti ai lavori e gli spettatori presenti.

Incidente in pista durante la Coppa FMI a Modena

Domenica 22 giugno 2025, sul circuito di Modena, si è verificato un grave incidente durante il Trofeo Race Attack, una delle categorie inserite nel programma ufficiale della Coppa FMI di Velocità. Il protagonista della vicenda è stato Luca Sessolo, pilota di 42 anni originario di Imperia e tesserato con il Moto Club Ducale.

Il sinistro si è verificato nel corso di una delle sessioni di gara, in un tratto veloce del tracciato. Secondo quanto riferito dai presenti, il pilota avrebbe perso il controllo del mezzo in fase di percorrenza, finendo rovinosamente sull’asfalto. Al momento della caduta, nessun altro concorrente è stato coinvolto e le dinamiche non hanno causato ulteriori danni.

I soccorsi sono intervenuti con rapidità. Gli operatori sanitari presenti a bordo pista hanno prestato le prime cure, per poi predisporre il trasferimento d’urgenza presso una struttura ospedaliera della zona. Le condizioni cliniche del pilota sono apparse subito critiche.

Le condizioni gravi e la scomparsa del pilota

Dopo il trasporto in ospedale, Luca Sessolo è stato affidato alle cure del personale medico. Nonostante i tentativi messi in atto per stabilizzare il quadro sanitario, le conseguenze dell’impatto sono risultate troppo gravi. Il pilota è deceduto nei giorni successivi al ricovero, senza che vi fosse un miglioramento del suo stato.

Il decesso è stato comunicato ufficialmente nel pomeriggio, lasciando attoniti colleghi, appassionati e organizzatori. Sessolo era conosciuto nell’ambiente per la sua lunga esperienza e la dedizione alla disciplina. La sua partecipazione alla Coppa FMI rappresentava l’ennesima tappa di un percorso sportivo costruito con passione e costanza.

Numerosi messaggi di cordoglio sono stati diffusi da parte di piloti, amici e team. In particolare, la Federazione Motociclistica Italiana ha voluto esprimere pubblicamente la propria vicinanza alla famiglia del pilota, con una nota ufficiale diramata a nome del presidente Giovanni Copioli. Nelle parole del comunicato si legge un sentito pensiero rivolto ai parenti, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con Sessolo tratti di vita e di sport.

Il ricordo nel mondo del motociclismo italiano

Il mondo del motociclismo italiano ha reagito con dolore alla notizia della morte di Luca Sessolo. Il pilota era molto conosciuto in ambito nazionale per la sua partecipazione a diverse competizioni riservate ai tesserati della Federazione. Negli ambienti sportivi, Sessolo veniva apprezzato per la correttezza, la tecnica e lo spirito competitivo, elementi che aveva dimostrato anche nel corso delle gare precedenti.

Diverse realtà del settore, a partire da moto club e scuderie private, hanno condiviso in queste ore parole di affetto e ricordi personali. Alcuni dei colleghi che lo avevano incrociato sulle piste italiane hanno sottolineato l’impegno con cui affrontava ogni sfida, mostrando una costante attenzione alla sicurezza e al rispetto degli avversari.

In memoria di Sessolo, è stato osservato un minuto di silenzio in occasione delle successive sessioni di gara previste all’interno della stessa manifestazione. L’organizzazione dell’evento ha manifestato l’intenzione di dedicare una targa commemorativa, da installare nel paddock del circuito modenese.

La morte di Luca Sessolo segna una nuova ferita per il motociclismo tricolore. Nonostante le precauzioni tecniche adottate e il costante lavoro degli addetti alla sicurezza, le competizioni su due ruote continuano a comportare rischi elevati. L’impegno delle federazioni e degli organizzatori resta fondamentale per migliorare le condizioni degli atleti in gara, senza rinunciare allo spirito competitivo che da sempre anima questo sport.