Sospeso per doping il campione italiano di maratona in via cautelare

Il maratoneta Lhoussaine Oukhrid sospeso dal Tribunale Antidoping dopo il titolo italiano conquistato a Sabaudia, possibile seconda squalifica in carriera.

Il Tribunale Nazionale Antidoping ha annunciato una nuova sospensione cautelare nei confronti di Lhoussaine Oukhrid, campione italiano in carica di maratona. La decisione è stata ufficializzata il 3 giugno 2025 da Nado Italia tramite una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale. Oukhrid, 41 anni, è risultato positivo all’EPOricombinante, sostanza proibita secondo il regolamento antidoping. Il corridore marocchino naturalizzato italiano, tesserato con l’ASD ATRunning, rischia seriamente di chiudere qui la sua carriera.

Nuovo caso di positività dopo il tricolore conquistato a febbraio

Lo scorso 18 febbraio 2025, Lhoussaine Oukhrid aveva ottenuto uno dei risultati più importanti della sua carriera, conquistando il titolo italiano di maratona a Sabaudia. In quell’occasione, l’atleta si era classificato terzo assoluto dietro due corridori keniani, completando i 42,195 km con il tempo di 2h16’58”, sufficiente per aggiudicarsi la maglia tricolore riservata al primo italiano al traguardo.

Ora, a meno di quattro mesi da quella prestazione, è arrivata una comunicazione ufficiale che getta un’ombra pesante sulla sua stagione: la sospensione cautelare per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2 del codice antidoping, relativi al possesso e all’uso di sostanze vietate. L’EPOricombinante, molecola utilizzata per aumentare l’ossigenazione del sangue, è tra i prodotti più strettamente monitorati dagli organismi internazionali. Il test che ha portato alla positività non è stato contestato e, secondo fonti interne, sarebbe stato effettuato nel periodo immediatamente successivo alla gara tricolore.

Seconda squalifica dopo il caso del 2018

Per Oukhrid non si tratta del primo episodio legato al doping. Nel 2018, l’atleta era già stato squalificato per quattro anni dopo essere risultato positivo all’eritropoietina in occasione dei Campionati italiani di mezza maratona ad Agropoli. In quell’edizione, il fondista aveva ottenuto la terza posizione tagliando il traguardo in 1h03’09”, tempo che risultò poi inferiore al suo primato personale di 1h02’41”.

La sospensione ricevuta allora ne aveva interrotto l’attività agonistica fino al 2022. Dopo il rientro, Oukhrid aveva cercato di ricostruire la propria carriera partecipando a varie competizioni su strada, culminando con la vittoria tricolore ottenuta nel febbraio 2025. Questa nuova accusa, se confermata, rappresenterebbe una recidiva grave e potrebbe portare a sanzioni ancora più severe, compresa l’esclusione a vita dalle competizioni.

Fine carriera sempre più probabile per l’atleta dell’ASD ATRunning

Con i suoi 41 anni, e alla luce di una seconda sospensione legata alla stessa tipologia di sostanza dopante, le possibilità per Oukhrid di proseguire a livello competitivo si assottigliano drasticamente. La normativa in vigore per i recidivi prevede pene particolarmente dure, e le probabilità di una squalifica definitiva appaiono elevate.

Il club ASD ATRunning, con il quale è attualmente tesserato, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. L’eventuale conferma della positività rappresenterebbe un duro colpo anche per la società sportiva, che aveva recentemente celebrato la vittoria dell’atleta a livello nazionale.

In attesa degli sviluppi procedurali e delle eventuali controanalisi, resta sospeso ogni giudizio definitivo. Tuttavia, il nuovo stop imposto dal Tribunale Nazionale Antidoping rischia di chiudere in modo definitivo una carriera segnata da episodi controversi e risultati compromessi da gravi irregolarità.